Con il crescente utilizzo del vetro in edilizia, è sempre più sentita l’esigenza di tutelare l’incolumità di beni e persone, limitando i danni conseguenti ad eventuali rotture. I vetri di sicurezza possono avere caratteristiche diverse in base alla tipologia di vetro impiegata, alla composizione delle lastre e ai trattamenti a cui vengono sottoposte.
La normativa
I requisiti di sicurezza delle vetrate sono disciplinate dalla normativa UNI 7697. Questa stabilisce i criteri di scelta del vetro in base a:
- la destinazione d’uso e l’ubicazione: esterna o interna, orizzontale o verticale, accessibile o non accessibile alle persone;
- le sollecitazioni a cui il vetro sarà sottoposto: carichi statici o dinamici, urti, vibrazioni, torsioni, sollecitazioni sismiche, urti dovuti all’impatto di oggetti o persone, atti vandalici, effrazione, proiettili, incendi e esplosioni;
- i rischi associati alla rottura della lastra: lesioni a persone o cose, caduta nel vuoto, danni alla collettività come nel caso di atti vandalici nei confronti di opere d’arte.
Che cos’è il vetro di sicurezza
Un vetro si definisce di sicurezza quando è stato sottoposto a particolari lavorazioni che ne modificano la modalità di rottura. Secondo la normativa vigente, la modalità di rottura di un vetro è considerata sicura quando la lastra si rompe in modo tale da provocare il minimo danno a cose e persone.
In base alla modalità di rottura, si distinguono due tipologie di vetri di sicurezza:
- il vetro stratificato
- il vetro temperato
Il vetro stratificato
Il vetro stratificato di sicurezza è composto da almeno due lastre tenute insieme da uno o più film plastici di PVB, uniti da un processo di pressione a caldo. L’intercalare di PVB mantiene coesi i frammenti in caso di rottura e riduce il rischio di lesioni alle persone e danni agli oggetti. A seconda del numero, della sequenza e dello spessore delle lastre è possibile ottenere diversi livelli di protezione. Securglass di Novavetro, ad esempio, può essere realizzato con qualsiasi tipologia di vetro e permette di soddisfare esigenze diverse: antieffrazione, antivandalismo, antiproiettile, ma anche isolamento termico e acustico. Il film di PVB, infatti, può avere caratteristiche fonoassorbenti, come quello impiegato per Secursilent di Novavetro, una vetrata di sicurezza in grado di garantire elevati livelli di isolamento acustico.
Il vetro temperato
Il vetro temperato di sicurezza subisce un trattamento termico che ne aumenta la resistenza agli urti e alla flessione, e ne modifica la modalità di rottura. Rompendosi, infatti, il vetro temperato si spezza in piccoli frammenti dal bordo smussato.
I vetri temperati, come ad esempio Nova Tempered di Novavetro, possono essere sottoposti al trattamento Heat Soak Test che riduce il rischio di rottura spontanea delle lastre a causa della presenza di infiltrazioni di solfuro di Nichel.
Funzioni del vetro di sicurezza
In base alla composizione, le vetrate di sicurezza possono svolgere differenti funzioni:
- antinfortunistiche: protezione dal rischio di ferite in caso di urti accidentali;
- antivandalismo e anticrmine: resistenza a colpi ripetuti e violenti inferti con oggetti contundenti
- antiproiettile: protezione da attacchi a mano armata
- antiesplosione: resistenza alla pressione causata da esplosione di ordigno
La scelta della tipologia di vetro di sicurezza, quindi, deve tenere conto della destinazione d’uso e della specifica funzione che la vetrata dovrà svolgere.